Stefano ha 33 anni, laureato in
architettura e a 19 anni lascia l’Italia per studiare ad Oxford.
Qui trova un
ambiente aperto e collabora anche con una associazione lgbt del college,
riuscendo a conoscere altri ragazzi della sua età con cui confrontarsi.
Successivamente si trasferisce a Londra, lavora come insegnate di disegno
tecnico per poi tornare in patria dove trova una occupazione come traduttore ed
editore per un motore di ricerca di design. In redazione sanno che è gay,
l’ambiente è tranquillo e piacevole.
Grazie alla relazione con un
ragazzo più grande di lui, acquista sicurezza e fa il suo coming out con una
amica per poi aprirsi agli amici più stretti sicuro di essere capito ed
accettato. Nonostante la mamma sia inglese e il padre Italiano ed entrambi
abbiano vedute aperte , non accettano la sua omosessualità. Quando lo dice i
genitori lo mandano in un consultorio comunale per parlare con un educatore e
farlo “guarire”. L’educatore comprende che il problema non sono i gusti di
Stefano ma aiutare i genitori nel percorso di accettazione, consigliandogli una
terapia di coppia. Ancora oggi, in casa non si parla di questo e il tema rimane
un tabù.
Stefano ama il disegno e si
diletta in schizzi tecnici, guarda film storici e ha giocato a pallavolo per
diversi anni. Ha consapevolezza di sé stesso e sta bene, vive da solo e ha un
gatto di nome Enrico.
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