Gianluca ha 45 anni, è un mediatore familiare, uno scrittore
ed è un esperto di corporate storytelling.
Il suo coming out è avvenuto a 16 anni. Inizia a dirlo a sua
sorella durante una trasmissione televisiva dove si parla di omosessualità e
alla fine le chiede: “Cosa diresti se
anche io fossi gay?” La sorella
rimane stupita ma comprende subito il fratello. Grazie a questa alleanza
comincerà a dirlo prima alla cugina e al marito, (che è uno dei suoi più grandi
amici) e in seguito, si aprirà anche al resto della famiglia.
Il coming out con gli amici, invece, avviene durante
l’International lgbt Film Festival torinese del 1998 in una serata di
presentazione del suo primo libro. Grazie alla complicità e presenza del
direttore Giovanni Minerba, svela il suo orientamento a tutti i presenti in
sala.
La sua carriera di scrittore inizia con le poesie per poi
approdare successivamente alla narrativa. In tutti i suoi romanzi vi sono
personaggi etero e gay. Le storie sono fiction ma hanno radici e
caratteristiche di persone reali. Gianluca ricorda una frase scritta in un
romanzo che lo rappresenta: “è normale
essere diversi, perché siamo tutti diversi” inteso come la vera normalità è
il fatto di essere tutti differenti. Questa frase piacque così tanto che una
sua amica la stampò su una maglietta.
Gianluca è fidanzato e racconta di come non ha problemi a
prendere la mano o abbracciare il suo ragazzo in pubblico. Insieme amano andare
al cinema, alle mostre e viaggiare.
Adora cucinare e un suo piatto forte è il “pollo
alla crema di dragoncello” un piatto tipico francese.
In passato ha fatto pallavolo, partecipando anche ai Giochi
della Gioventù, suona il pianoforte che ha studiato per 10 anni, adora la
musica classica ed è un fan di Madonna e Lady Gaga. Il suo libre preferito è Un
garçon d'Italie - Un ragazzo Italiano, di Philippe Besson che ha letto in
lingua francese.
Gianluca è un attivista, ed è sempre stato impegnato anche
sul fronte delle unioni civili.
Ai giovani consiglia di fare coming out perché “ci si libera dei problemi, si abbattono i
pregiudizi e si permette di essere d’aiuto, dando forza e coraggio anche agli altri”.
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