Chiara ha 33 anni, ha una laurea
in ingegneria biomedica e lavora per una azienda milanese che si occupa di case
farmaceutiche e ospedali. Nel 2016 è stata eletta Consigliera Comunale del
Partito Democratico di Torino ed è lesbica dichiarata.
Chiara ha sempre fatto la
volontaria all’interno della comunità lgbt soprattutto nel Coordinamento Torino
Pride e continua a lavorare in Comune su queste tematiche, occupandosi di
diritti 360 gradi. Il suo obbiettivo è quello di essere un punto di riferimento
non solo per la comunità lgbt ma anche nel mondo della cultura. “La politica ha il grosso dovere di informare
e formare i cittadini. Le istituzioni
hanno il compito di puntare su questo”.
Il suo coming out arriva nel
2009, all’età di 25 anni quando, dopo aver avuto diverse relazione con uomini,
conosce e si innamora di Serena. Il
sentimento è forte e vanno a convivere, una relazione lunga 3 anni, che però la
porta ad incrinare il rapporto con la madre a tal punto da non parlarsi per
diverso tempo: “Il mio problema non era solo
che accettasse Serena come mia fidanzata, ma accettasse me stessa, sua figlia,
come donna lesbica”.
“Quando si capisce di essere gay non bisogna urlarlo per strada. Bisogna
fare un percorso, accettarsi ed essere sereni con sé stessi così da poter
prendere coraggio e camminare a testa alta ogni giorno. Devi diventare forte e
determinato così da essere inscalfibile”. Sono i piccoli gesti che fanno
uscire allo scoperto e ti mettono nelle condizioni di confrontarti ogni giorno
con il mondo reale. Quello che è scontato per due persone eterosessuali può non
esserlo per due omosessuali. L’avvicinarsi al mondo dell’associazionismo la
aiuta, inizia le sue battaglie quotidiane, dal prenotare una camera con letto
matrimoniale per le vacanze insieme alla fidanzata ad uscire mano nella mano
senza vergogna. “Nella vita ho trovato
molte persone che mi sono state accanto ma con altre ha chiuso i rapporti,
allontanandomi”.
Chiara scherza e quando le chiedo
il suo libro preferito dice: “Il
regolamento del Consiglio Comunale di Torino. È illuminante!” Allo stesso
modo racconta di come ha amato il cartone animato Dumbo e Le Fate Ignoranti di
F. Ozpetek. Adora la musica classica di Ryuichi Sakamoto e quando riesce si
dedica alla lettura di Haruki Murakami, Banana Yoshimoto e guarda le serie tv Greys
Anatomy e The Young Pope.
Come sport ha praticato equitazione
e tavola e spera di riuscire a trovare del tempo per dedicarsi nuovamente a
queste attività. Oggi il rapporto con la madre è buono, in famiglia si parla di
omosessualità con tranquillità e attualmente convive con una compagna che ha
una figlia.
Per il futuro non ha dubbi: “Continuerò a fare il mio lavoro a Milano e
in Consiglio Comunale. Mi sta dando molte soddisfazioni e quando ricevo dei complimenti
da chi mi ha votato, sento che il mio impegno è ripagato dalla fiducia delle
persone”.
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