Ha 39 anni, di origine siciliana
è laureato in Scienze politiche. Vince un concorso pubblico a tempo
indeterminato che poi lascia per fondare una compagnia teatrale in cui
attualmente lavora di nome Tedacà. Crede che l’arte sia un mezzo di espressione dell’umano e sia come
attore che come regista si impegna per rappresentare temi che possano portare a
riflettere i singoli sulla vita.
Il suo coming out con i genitori
lo dice mentre vive a Firenze e ricorda con un affetto l’abbraccio che gli
viene dato. Vive questo momento con
liberazione. Crede che “chi ti ama ti
accetta e ti vuole bene”.
Attualmente vive con un compagno da
un anno, il quale ha due figlie avute da una precedente relazione. Le ragazze
conoscono Simone e il rapporto tra loro è ottimo. Da qualche mese hanno vissuto
un episodio di discriminazione nella ricerca di una casa in affitto, scoppiato
come caso mediatico su tutti i giornali: “Volevamo
cercare una casa più grande, con una stanza in più, adatta ad ospitare le
ragazze”. Ma quando la trovano la proprietaria scopre che sono una coppia
gay e non riconosce la famiglia di Simone come una tradizionale, negandogli
l’appartamento. Scoppia un caso mediatico e Simone e Michele compaiono in prima
pagina sulle principali testate torinesi. Simone si sente offeso e vorrebbe
reagire ma preferisce tacere per non creare problemi alle figlie di Michele che
hanno 15 e 20 anni. Come padre acquisito sente la responsabilità di tutelarle,
evitandogli di essere oggetto di discriminazioni a scuola o degli amici,
soprattutto per la figlia minorenne, più a rischio ad atti di bullismo. “Ho fatto un atto d’amore, ho messo il bene
delle ragazze davanti a tutto e per una volta non ho pensato a rivendicare i
miei diritti. Creare una famiglia vuol dire dare attenzione e protezione verso
due persone che non devono essere messo in imbarazzo e subire ripercussioni per
le tue scelte”.
Simone adora il Pride lo vede
come un atto di liberazione e affermazione. Prima di fare teatro ha giocato a
baseball, ama la cantante Madonna e il cinema neorealista italiano.
È cattolico
ma non condivide alcune idee e pensieri dettati dalla Chiesa che non accetta i
gay. Come gesto ribelle quando va a messa non prende la comunione.
Il suo sogno
è quello di sposarsi in un matrimonio ugualitario in Chiesa e promettere il suo
amore al compagno davanti a Dio.
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