Roberto ha 36 anni, un fratello
gemello e nella vita ha fatto diversi lavori: dal cameriere al barista, dal
giornalaio, all’assistenza agli anziani, mansione che svolge tutt’oggi
part-time.
Capisce di essere gay già alle
elementari, quando guardando il video della canzone di Madonna “Express
Yourself” inizia a provare attrazione per i ballerini ma il suo coming out
arriva nel 2005. In una vacanza al mare si confida con due cugine a cui è molto
legato, Cristiana e Simonetta. La reazione è positiva e questo lo aiuta a
prendere coraggio. Al liceo si confida con un compagno di classe con cui ha un
ottimo rapporto. La loro amicizia cresce e con il tempo aiuterà l’amico nel suo
percorso di transizione per diventare donna.
Nel 2008, tre anni dopo, si apre
verso i genitori, i quali, inizialmente sono restii ma presto gli dichiareranno
il loro affetto e lo sosterranno al tal punto da dirgli: “Spero di vederti in un futuro felice con altro uomo”.
Oggi , Roberto è sereno con sé
stesso. Al momento è single ma racconta che vive la sua sessualità in maniera
tranquilla: “Quando sono con un ragazzo
non mi faccio problemi a dargli la mano e se qualcuno mi dice qualcosa gli
rispondo. Prima stavo zitto, poi ho imparato a reagire”. Ricorda che ha
vissuto un episodio di discriminazione da giovane. Faceva il volontariato in
oratorio ma le persone ad un certo punto hanno iniziato ad essere fredde nei
suoi confronti e a guardarlo male. Un amico gli riferisce che è stato visto
entrare in un locale gay e si è sparsa la voce in parrocchia. Neanche il prete
lo difende. Da allora Roberto non è stato più a suo agio, non si è sentito
accettato e accolto tra gli amici di infanzia e ha deciso di allontanarsi. Continua
a definirsi credente ma ha smesso di dedicare il suo tempo libero in attività
legate alla Chiesa.
Negli anni ha praticato diversi
sport. Quando era piccolo faceva gare di nuoto e sci per poi affacciarsi alle
arti marziali e alla pallavolo. Il suo libro preferito è “Non sono un alieno”
di Gabriele Sannino ma ama anche leggere Topolino, fumetto a cui è molto
affezionato. La cantante preferita è Madonna, adora la musica pop, commerciale,
dance e l’hip hop anni ’90 come Missy Elliott e Lil’ Kim.
Roberto è un grande sostenitore
del Pride: “è la sfilata per i diritti e
ognuno può andare vestito come vuole. È necessario che venga fatta una legge
contro l’omo-transfobia che vi sia il matrimonio egualitario e le adozioni
anche per gli omosessuali. Non sono un attivista ma le mie lotte le faccio
quotidianamente, parlando con le persone, perché siamo tutti uguali ed è
importante farlo capire agli altri”.
Ai giovani, ma anche alle vecchie
generazioni che ancora vivono nascosti consiglia di fare coming out: “È
un modo per combattere l’omofobia e vivere essendo sé stessi”.
Il suo sogno nel cassetto è
quello di potersi sposare e creare una famiglia.
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