Giulia ha 25 anni, è di San Remo e si è trasferita a Torino
per lavoro: fa la videomaker e si occupa
prevalentemente di video musicali .
Si definisce lesbica e il suo primo coming out è avvenuto in
chat a 13 anni. Qui conosce una ragazza della Sicilia con cui si confronta e
trova coraggio per dirlo alla sua migliore amica che però, si allontana lasciandola
sola e dicendolo in giro. Questo la porta a nascondersi mentre vive in Liguria,
ma giunta a Torino trova nuove amicizie e non ha paura di essere sé stessa.
Nella nuova città decide di parlare di sé fin da subito, cosìcchè le persone
possano accettarla oppure starle lontana.
Oggi è molto convinta di sé stessa e lo dice a tutti che le
piacciono le ragazze. Non sopporta gli uomini che pensano che le lesbiche
debbano essere curate con “il loro pene”. Per questo ha paura che molti maschi,
non capendo le donne attratte da altre donne, possano essere violenti per
riportarle sulla “retta via”.
In famiglia il padre non lo sa e la madre lo scopre quando si
lascia con la sua fidanzata che crede essere la sua migliore amica. Giulia le
dice la verità sul suo conto e la reazione è positiva e tranquilla. Anche a
lavoro ha fatto coming out e va molto d’accordo con un collega che è felice di
avere amiche lesbiche con cui commentare e parlare di donne.
In futuro vuole andare via da Torino, viaggiare in Spagna o
in Giappone. È tornata da poco da Bristol e ha trovato un mondo aperto dove nei
locali vi erano persone gay ed etero insieme che si divertivano senza problemi.
Per questo lei stessa non frequenta solo locali lgbt ma preferisce andare
ovunque con gli amici e facendo serata “dove
mi porta l’alcol”.
Giulia è convinta che non bisogna nascondersi ma è
necessario uscire allo scoperto. Per
questo ai giovani come lei che ancora non hanno fatto coming out dice:“Se ti nascondi è perché fai qualcosa di
brutto o di cui ti vergogni. Ma noi siamo normali come tutti gli altri/e. È
necessario essere tranquilli con la propria sessualità, perché è importante far
vedere di stare bene, così anche altre persone possono capire che tu sei felice”.
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